Non ricordavo che la raccolta delle castagne fosse un’operazione così “pungente”! Le castagnelle già libere sono facili da raccogliere, basta smuovere un po’ le foglie e le vedi apparire belle rotonde e cicciottelle, ma le altre che fanno capolino tra ricci semiaperti sono una tentazione troppo grande e una spina di riccio è una complicazione da tener presente. Ci sono molte tecniche di raccolta per questi casi ma il metodo che mi sento di consigliarvi è quello di scamazzare un po’ il riccio (soprattutto se non avete ai piedi scarpe come le mie) provando ad allontanarne l’estremità prima di cercare di estrarne delicatamente il bottino. Francesco oltre alla raccolta era anche l’addetto al controllo di qualità e non si sa perchè le castagne più cicciotte erano quasi già state tutte adocchiate e consumate a chilometro zero da qualche vermetto! sgrunt =D !
Quindi ci siamo incamminati verso la vetta dell’Epomeo. Ad un certo punto della salita, su una bellissima parete di tufo, abbiamo incontrato alcuni gruppi di nonnette russe e tedesche armate di scarponcini da trekking e racchette che ci hanno superato svettavando alla velocità della luce. Senza ombra di dubbio il prossimo acquisto sportivo sarà un paio di quegli scarponcini! Ma il percorso in generale non è così complicato, infatti, dopo due minuti che eravamo seduti sulla cima dell' Epomeo, ha fatto capolino un gruppo di ragazzi in infradito, seguiti poco dopo da mamme con bambini tra i 4 e i 5 anni.
ps lo sapevate? alcuni sostengono che sotto la superficie dell’Epomeo ci sarebbe una base Nato/o base aliena (secondo altri) e che quella bruttissima struttura che si trova sul terrazzo naturale con su la bandiera in realtà sia una delle loro antenne camuffate. #Sapevatelo su Rieducational Channel
xoxo P.