sabato 25 gennaio 2014

Il limone un frutto prezioso:

Sono in fissa per le patatine San Carlo lime e pepe rosa!! partiamo dal fatto che io sono patatina-dipendente ma preferisco più quelle di mais che quelle di patata. Un’ottima alternativa hand made sono le patatine alla messicana: taglio le patate sottili sottili, tipo stickers per intenderci, così friggono prima e dopo le inondo di succo di limone, buccia di limone grattugiata e un pò di sale e pepe…buonissime!

Ma mettiamo da parte i fritti e parliamo del limone! Non tutti sanno di avere in casa una piccola farmacia. Gli agrumi in generale sono uno scrigno di doni polivalenti in grado di ripristinare l’equilibrio armonico dell’organismo.
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Via Diy Home Staging tips
Sicuramente avrete sentito dire che un bicchiere di acqua e limone ha tantissime proprietà benefiche, che il limone è astringente per cui fa bene in caso di diarrea, e che il succo di limone nel nostro organismo ha proprietà basiche, basiche? proprio così! scopriamo i segreti di questo frutto prezioso.
  
Noto con il nome di Citrus lemon, appartenente alla famiglia delle Rutaceae, l’albero del limone produce un frutto detto esperidio utilizzato sin dall’antichità per le sue innumerevoli proprietà curative è infatti antisettico, battericida, immunostimolante, antipiretico, antireumatico, diuretico, depurativo, remineralizzante, digestivo, carminativo (elimina i gas), colagogo (stimola la produzione di bile), astringente, antianemico, antiacido, antiipertensivo, cardiotonico, antisclerotico, emostatico, alcalinizzante, tonico del sistema nervoso centrale..

Tutte queste proprietà non possono essere attribuite “..solo a questa  o a quella sostanza, bensì al complesso, mirabile e misterioso, di tutti i suoi componenti, conosciuti e non” ed il fitocomplesso del limone è davvero ricco: acqua, acido citrico, acido malico, acido tartarico, limonene, pectina, carotene, inositolo, vitamina C, B e PP, saccarosio, glucosio, fruttosio, sali minerali e oligoelementi quali potassio, ferro, fosforo, manganese, rame, calcio.

Il limone è costituito da :
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Via The Glitter Guide
buccia o epicarpio: di colore giallo,utilizzata in cucina e per l’estrazione dell’olio essenziale

parte spugnosa o metacarpo: di colore bianco ricca di bioflavonoidi viene utilizzata in cucina, in farmacologia, in cosmetica

polpa o endocarpo: di colore giallo pallido, suddivisa in spicchi contenenti il succo utilizzato in cucina come condimento, nella preparazione di bevande, in farmacologia, in cosmetica.

semi: da cui si estraggono oli essenziali utili soprattutto per la produzione di saponi e detersivi, e per estrarre la pectina utilizzata come addensante in confetture e marmellate.

fiore: di colore bianco a cinque petali impiegato (assieme alle giovani foglie) per l’estrazione di un olio essenziale molto pregiato usato principalmente in cosmetica ed in profumeria.

Oltre che dai fiori, l’olio essenziale di limone, viete principalmente ottenuto attraverso la spremitura a freddo della buccia esterna. Questo processo permette alle ghiandole oleifere di aprirsi lasciando uscire un olio essenziale che sarà di alta qualità e non alterato nelle sue proprietà da cambiamenti termici.

Vediamo in dettaglio tutte le proprietà del limone:
Azione digestiva, antiacido, astringente, carminativa, colagoga: Al contrario di quanto si pensi il limone non aumenta l’acidità all’interno del nostro organismo. L’acido citrico contenuto nel succo (5-8%) durante il processo di digestione, si trasforma in citrati e carbonati, producendo una reazione alcalina, per questo motivo può essere utilizzato per combattere l’acidità gastrica, presentando anche proprietà gastroprotettive (articolo su pubmed).
Il limone ha un azione riequilibrante per l’organismo. viene infatti dato sia in caso dissenteria come astringente che per favorire la peristalsi intestinale. gli acidi organici in esso contenuti stimolano i movimenti peristaltici dello stomaco tanto che l'American Cancer Society suggerisce di somministrare acqua e limone ai malati di cancro per stimolare i movimenti intestinali. Anche la presenza di pectina aumenta il transito intestinale. Infatti questa fibra alimentare riduce l’assorbimento intestinale dei lipidi, aumentando l'escrezione fecale di colesterolo del 4 e il 5%.SAM_1289 La pectina permane nello stomaco per circa due ore, dopodichè passa nell'intestino tenue, dove non viene assorbita, arriva infine all'intestino crasso, dove subisce una degradazione parziale da parte di alcuni enzimi (glicosidasi) della flora batterica intestinale. A questo livello le pectine esercitano una azione lassativa di tipo meccanico-osmotica, massaggiando le pareti dell' intestino crasso e stimolando in tal modo la peristalsi.
Sempre per effetto degli acidi organici il limone risulta digestivo perchè facilita la produzione di succhi gastrici e dei vasi sanguigni che ne irrorano la mucosa e contribuisce a massimizzare la funzione degli enzimi che stimolano il fegato; anche l’olio essenziale ha proprietà benefiche su fegato, stomaco intestino, pencreas, facilita l’attivita di questi organi stimonlando la depurazione dell’organismo e l’eliminazione delle tossine.
Un modo molto semplice per sfruttare l’azione digestiva del limone è bere un canarino caldo preparato facendo sobbollire per qualche secondo l’epicarpio (ossia solo la buccia gialla) di un limone in poca acqua. Attenzione però perchè a differenza degli altri agrumi, il limone può maturare anche dopo essere stato staccato dalla pianta. Molto spesso i limoni vengono colti ancora verdi, sottoposti ad un trattamento funghicida, incerati per essere poi trattati per farli maturare. Per questo motivo è sempre meglio consumare la loro buccia solo se si è certi della loro provenienza.SAM_1293
Azione ipolipidemizzante e ipoglicemizzante : recenti studi hanno dimostrato che i citroflavonoidi (naringenina, esperidina, nobiletina e tangeretina) svolgono un ruolo importante nella regolazione del metabolismo lipidico e glicidico e presto potrebbero essere introdotti nel trattamento di dislipemie ed obesità (articolo su pubmed). inoltre la pectina, contenuta in grandi quantità, riduce l'assorbimento intestinale dei grassi e soprattutto del colesterolo, provocando una diminuzione del colesterolo LDL (responsabile dell'arteriosclerosi e delle malattie cardiovascolari) accompagnato da un aumento dell'escrezione fecale di colesterolo che si aggira fra il 4 e il 5%. Inoltre, completano la loro azione positiva sui grassi riducendo la trigliceridemia e favorendo un aumento del colesterolo HDL (quello cosiddetto buono) circolante. Ed ancora grazie alla capacità igroscopica  le pectine sono in grado di rigonfiarsi legando acqua (il rigonfiamento è massimale nell' ambiente acido dello stomaco) aumentando così il proprio volume e pertanto aumentando il senso di sazietà e riducendo gli attacchi di fame.

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Via Diy Home Staging tips
Azione drenante:  i flavonoidi contenuti nel limone favoriscono la diuresi (articolo su pubmed -articolo su pubmed), inoltre i citrati contenuti nel succo, impediscono la formazione dei calcoli renali e ne facilitano lo scioglimento; quest'azione sui calcoli di urato e su quelli di ossalato, che sono i più frequenti, è stata da tempo confermata da numerosi studi scientifici (articolo su pubmed) 

Azione antiipertensiva, antiarteriosclerotica e vasotonica: il succo ricco di potassio aiuta a ridurre la pressione, fluidifica il sangue abbassandone la viscosità, migliora così la circolazione diminuendo la pressione. il metacarpo, la parte bianca del frutto, è ricco di citroflavoni, sostanze altamente terapeutiche e benefiche sulle pareti vascolari dei capillari diminuendone la fragilità, prevenendo una permeabilità anormale, migliorando la circolazione venosa. Studi epidemiologici (articolo su pubmed ) hanno dimostrato che un apporto regolare di flavonoidi provenienti dal limone è associato ad una diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari (articolo su pubmed ), migliora la vasodilatazione coronarica, riduce l’aggregazione piastrinica e previene la formazione del colesterolo “cattivo”, apportando inoltre notevole giovamento in caso di gonfiore alle gambe, emorragie, ecchimosi, epistassi, di edemi, di varici, di emorroidi, di trombosi e di embolia, di flebite.

Azione antianemica: Contenendo ferro e vitamina C il succo di limone è un ottimo antianemico: infatti, è proprio la vitamina c a favorire l’assorbimento del ferro e a facilitare la formazione di globuli rossi. (articolo su pubmed)
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Azione Antitumorale: I limoni posseggono notevoli proprietà antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi e di agire sulla struttura delle membrane cellulari e del materiale genetico. Numerosi studi (articolo su pubmed) hanno dimostrato che il consumo regolare di agrumi è correlato alla prevenzione di alcuni tumori (esofago, stomaco, colon, bocca, faringe, seno) dovuto ai flavonoidi, presenti ad alte concentrazioni ed ai limonoidi (che si ritrovano soprattutto nella buccia), che sono in grado di rallentare la proliferazione di numerose linee cellulari cancerogene e diminuire la formazione di metastasi.

Azione regolatrice sul pH sanguigno:  I limoni sono tra gli alimenti più alcalinizzanti: l’acido citrico e la vitamina C contribuiscono a ridurre i livelli di acidità del sangue. Bere acqua e limone regolarmente aiuta ad evitare una situazione di acidosi nell'organismo.

Via Ecoturismo
Azione antireumatica, antigottosa, antiartritica: anche le malattie reumatiche possono trarre beneficio dalle proprietà alcalinizzanti del succo di limone, il quale agirà a due livelli; da una parte eviterà la formazione di derivati acidi del metabolismo, dall'altro riattiverà le reazioni di eliminazione.

Azione antisettica e antiinfiammatoria: Da sempre il limone è noto per il suo alto potere disinfettante. L’insieme delle proprietà antibatteriche ed antivirali costituiscono un’arma potentissima contro stati infettivi ed infiammatori delle alte vie respiratorie. (articolo su pubmed)
La semplice nebulizzazione dell’olio essenziale (o.e. ottenuto per spremitura a freddo dalla buccia) contenente principalmente limonene e β-pinene, è in grado di abbassare la carica batterica presente in una stanza. I limonoidi e l’elevato contenuto di vitamina C svolgono un ruolo utile nel contrastare e nel prevenire l'influenza. la vitamina C svolge un ruolo immunostimolante ed antianemico migliorando l'assorbimento del ferro da parte dell'organismo. Il ferro è importante affinché il sistema immunitario funzioni in modo corretto. Inoltre è da sempre utilizzato nella medicina popolare come antipiretico(articolo su pubmed). I limoni inoltre riducono la quantità di muco prodotta nel nostro corpo.
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Per un attacco combinato contro virus e batteri, soprattutto in autunno\inverno quando la loro presenza negli ambienti chiusi è più alta, complici uno scarso tasso di umidità ed un ricambio d’aria meno efficiente, possiamo ridurre la carica microbica nebulizzando poche gocce di olio essenziale di limone in una lampada per essenze. Contro il mal di gola si possono fare dei gargarismi direttamente con il succo di limone o con 2-3 gocce di olio essenziale diluite in mezzo bicchiere di acqua bollita di recente. Contro raffreddore e sinusite si possono respirare vapori caldi facendo dei suffumigi con acqua calda nella quale avremo messo qualche goccia di olio essenziale, o la buccia contusa di un limone fresco. E per abbassare la febbre si possono fare degli impacchi freddi su nuca, polsi, fronte con un panno bagnato con acqua e poche gocce di olio essenziale.

Le proprietà antisettiche e antiinfiammatorie possono essere sfruttate anche in uso esterno per risolvere problemi legati alla cura della pelle (cicatrizzante, astringente..) ricordando però che sono presenti sostanze furocumariniche, note anche come psoraleni, caratterizzate da un'azione fotosensibilizzante per la quale determinano eritema, e pigmentazione cutanea con la comparsa di macchie se una volta applicate ci si espone ai raggi solari

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Via Diy Home Staging tips
Tonico del sistema nervoso centrale: Secondo una ricerca giapponese, le persone che lavorano al computer compiono il 54% in meno di errori se l'ambiente in cui lavorano profuma di limone. Infatti l'olio essenziale di limone con il suo profumo fresco aspro e forte può essere considerato un tonico del Snc. Viene impiegato per favorire concentrazione e memoria , eliminando stanchezza e migliorando le attivita razionali di calcolo matematico, e apportando al tempo stesso equilibrio placando irrequietezza ed ansia. Possiamo vaporizzare nell’aria tramite una lampada per essenza qualche goccia di o.e.
un'idea in più per profumare in maniera naturale un ambiente è sistemare in casa qualche pomander magari vicino ad una fonte di calore come un calorifero o un camino acceso per creare nelle giornate fredde un’atmosfera calda ed avvolgente. I pomander sono agrumi (arance, mandarini e limoni) ricoperti esternamente da chiodi di garofano. L’aroma si sprigiona in maniera naturale attraverso l’incontro dei chiodi con buccia e la polpa dell’agrume.

Azione disinfestante (contro parassiti ed insetti): l’odore del limone non è gradito a tutti!! Già nell’antica Grecia il limone veniva  usato con lo scopo di profumare la biancheria e difenderla dalle tarme. Dei sacchetti con scorze di limone arricchite con qualche goccia di o.e possono risolvere il problema delle tarme.
anche le formiche scappano! per allontanarle possiamo stemperare in una confezione di talco qualche goccia di o.e. ed agitare bene. quindi versare la polvere laddove vediamo i piccoli soldatini marciare ed il gioco è fatto!
Per allontanare vespe ed api sembra sia sufficiente aprire inserire una decina di chiodi di garofano in mezzo limone (avrei voluto conoscere questo trucchetto un mesetto fa quando sono stata punta da un calabrone.. certo passeggiare con mezzo limone in tasca non è una cosa da tutti i giorni ma neanche essere morsa da un calabrone in pieno inverno mentre raccogli beatamente della ruchetta!)
per chi volesse approfondire un pò di storia e mito del limone qui
xoxo P.

domenica 19 gennaio 2014

How to: sushi - mini-guida su come fare il sushi a casa: il futomaki

Terzo capitolo della mini-guida how to: sushi. Dopo il post su gli ingredienti e quello sulla scelta e la cottura del riso passiamo alla pratica: vediamo come assemblare un futomaki (太巻き rotoli larghi) il sushi roll di forma cilindrica, con alga all’esterno, tipicamente alto due o tre centimetri e largo quattro o cinque centrimetri.
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Il piano di lavoro va organizzato in maniera ordinata e pulita. Oltre agli ingredienti c’è bisogno della tipica stuoia o sushi-mat, un coltello ben affilato, una ciotola con dell’acqua (meglio se acidulata con un pò di aceto di riso) in cui inumidire le mani ed il coltello al momento del taglio del sushi (per evitare che il riso si appiccichi alle dita e alla superficie tagliente).

Step1: Tagliare tutti gli ingredienti a striscioline spesse circa un 1 cm

Step2: Posizionare l’alga nori sulla stuoia (sushi-mat) facendo in modo che il lato più lucido sia posizionato in basso. Quindi con le mani inumidite prendere una manciata di riso e stenderla sull'alga, riempendo completamente circa 3/4 della superficie lasciando quindi un margine di un paio di centimetri di alga liberi sul bordo superiore. Lo strato di riso dev'essere di circa un centimetro.

Step3: Stendere un velo di wasabi (opzionale) al centro dello strato di riso e posizionare gli altri ingredienti secondo il gusto personale.

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via Pan y Peter
 Step4: Prendere il bordo inferiore della stuoia e, premendo con le dita gli ingredienti posti al centro verso l’interno (a), arrotolare il tutto mantenendo una delicata pressione sul rotolo affinché resti compatto fino a raggiungere il margine di alga non coperto di riso (b). Quindi continuare ad arrotolare in modo che la striscia scoperta di nori sigilli il tutto (l’umidità del riso è sufficiente a far aderire l’alga, che eventualmente può essere leggermente inumidita). A questo punto, modellare il rotolo, premendo uniformemente con le mani nel senso della lunghezza (c). Compattare anche le estremità.

Step5:  Il roll così ottenuto può essere tagliato in 12 o in 8 parti. Un metodo per ottenere un taglio regolare consiste nel tagliare il roll alla metà e ciascuna metà ancora a metà, e quindi ancora a metà in questo modo si possono ottenere 8 pezzi di egual spessore.

Step6: Servire il sushi accompagnandolo con wasabi, salsa di soia e il gari.
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vi lascio qui i link ai post How to: sushi - gli ingredienti. con le informazioni su dove e cosa comprare per mettere insieme un basic kit per fare il sushi a casa ; How to: sushi - il riso  con le informazioni sulla scelta del riso migliore e  la sua preparazione; ed il post  Zenzero marinato- Gari recipe. con la ricetta per fare il Gari a casa.

Xoxo P.

martedì 14 gennaio 2014

How to: sushi - mini-guida su come fare il sushi a casa - Il riso:

Secondo appuntamento con la mini-guida how to:sushi totalmente dedicato all' ingrediente principale del sushi: il riso!riso per sushiStep 1 sciacquare il riso: mettere il riso in un recipiente con un po’ di acqua e strofinarlo tra le mani delicatamente. Quindi sostituire l’acqua che risulterà bianca e torbida perchè ricca di amido e ripetete la stessa operazione varie volte finchè l’acqua risulterà quasi limpida (l’acqua può essere usata per annaffiare le piante, lavarsi il viso…)

Step 2 lasciare in ammollo: lasciare riposare il riso in una pentola piena d'acqua per 40-50 minuti. quindi scolare il riso che alla fine di questo trattamento risulterà leggermente gonfio e più bianco.

Step 3 cuocere : per ogni tazza di riso mettere una tazza e mezzo di acqua. E' molto importante tenere un coperchio sopra la pentola e non alzarlo mai durante la cottura. Cuocere a fuoco alto fino all’ebollizione (dal coperchio inizia ad uscire vapore). A questo punto si abbassa la fiamma e si lascia cuocere per altri 15 minuti. Quindi si spegne il fornello e si lascia coperto per altri 10 minuti in moda da continuare la cottura con il vapore.

Step 4 preparare il condimento: per ogni tazza di riso riscaldare in un pentolino 2 tappini di aceto di riso, 1 cucchiaino di zucchero e un pizzico di sale (1/3 di cucchiaino) fino a quando sale e zucchero risulteranno sciolti.

Step 5 condire il riso: mettere il riso in un recipiente molto largo (in giappone tradizionalmente si usano dei recipienti in legno) e mescolarlo con l’aceto di riso.

Step 6 lasciare raffreddare: tenendo il recipiente coperto con un panno umido in modo da non far seccare troppo il riso.
nadeshiko.it
From wikipedia by Emran Kassim
La scelta del riso e la sua preparazione sono la base per la riuscita di un buon sushi. Come ho scritto nel post sugli ingredienti il riso migliore è quello giapponese detto gohan. Nella lingua nipponica riso può essere tradotto sia con la parola Kome (米) che con Gohan (ごはん) e Gohan significa anche in generale pasto (via nadeshiko).Questo riso a chicco corto con forma tondeggiante è più bianco del riso comune ed ha un sapore delicato e saporito. è ricchissimo di amido, ed è per questo che solitamente lo si lava prima di cuocerlo, in modo da eliminare l’eccesso di amido, per far sì che durante la cottura non si trasformi in un pastone colloso ma resti comunque colloso abbastanza da permette ai chicchi di rimanere facilmente attaccati fra di loro. In alternativa può essere usato il riso Ribe, Originale o quello Roma.
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from Pandaporn
In Giappone il riso fa parte della dieta di tutti i giorni e per semplificare la vita quotidiana usano degli elettrodomestici chiamati suihanki (炊飯器). In questo caso è sufficiente lavare il riso, metterlo nella macchina, aggiungere l’acqua, schiacciare il bottone d’avvio ed è fatta, bisogna solo aspettare. Ho visto dei cuoci-riso elettricici anche nei mega store italiani! ci sto facendo un pensierino!
ci vediamo nel prossimo post con la tecnica!SAM_1997SAM_1998SAM_1998
Ps vi lascio il link al post how to: sushi - gli ingredienti  per le informazioni su dove trovare il riso Gohan e l'aceto di riso.
 xoxo P.

venerdì 10 gennaio 2014

How to: sushi - mini-guida su come fare il sushi a casa - Gli ingredienti:

Facciamo il sushi?=) ci state pensando anche voi? in internet ci sono tanti tutorial che spiegano benissimo la tecnica.. ho pensato di aggiungere un pò di informazioni su prezzi, dove comprare e le mosse base per ottenere un buon sushi!! ingredienti sushiA Napoli i grandi supermercati (tipo la Auchan) hanno un reparto etnico dedicato dove si possono trovare tutti gli ingredienti principali, i prezzi si mantengono medio alti.. in alternativa è possibile trovare gli stessi prodotti nei supermercati multietnici come il Cristiani a piazza Garibaldi che ha prezzi più bassi circa di 2.50-3 euro in meno a pezzo, è pulito, organizzato e pieno di prodottini e frutta proveniente da tutto il mondo. Sempre a piazza Garibaldi sono presenti altri supermercati multietnici che pur avendo gli stessi prodotti, anche a prezzi più bassi (un euro in meno o giù di lì rispetto al Cristiani) non sono in condizioni di ordine e igiene paragonabili.SAM_1979
- Il riso migliore è, ovviamente, quello giapponese da sushi. Si può sostituire con il Riso Roma o con il riso ribe;
- L’aceto migliore è quello di riso. Può essere sostituito nelle emergenze con aceto di mele o aceto di vino bianco diluito 1 a 1;
-Per il gari, lo zenzero marinato, vi rimando alla ricetta!! (clicca qui)  
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- Discorso a parte per il pesce. Per il consumo di pesce crudo bisogna attenersi scrupolosamente alle indicazioni della normativa europea 853/2004 che prevede che i pesci consumati crudi debbano essere congelati appena pescati e abbattuti a -20° per almeno 24 ore e scongelati poco prima del loro consumo. La stessa normativa obbliga i produttori e i negozianti a congelare tutto il pesce commercializzato (quindi anche il crudo) a -20 gradi per almeno 24 ore. In teoria richiedendolo esplicitamente tutti i pescivendoli dovrebbero avere pesce per sushi … ma se avete un pescivendolo di fiducia ancora meglio! e se vogliamo essere più tranquilli (consiglio dato da Elisabetta Bianchi, tecnologa alimentare dell`associazione dei consumatori Altroconsumo) possiamo congelare il pesce per sushi per un giorno nel frigo di casa prima di consumarlo clicca qui. In alternativa alla Carrefour ho trovato delle vaschette di carpaccio di salmone, tonno, pesce spada che possono essere usate il prezzo è di 4.90 euro a vaschetta.
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nel prossimo post come cuocere il riso per il sushi! ps se avete segreti, piccoli trucchetti o semplicemente consigli su dove acquistare scrivetemi un commento!
xoxo P.

giovedì 2 gennaio 2014

Passeggiando in pineta ad Ischia OOTD

Buon inizio d'anno e che sia l'anno buono!!! Sono andata a fare una passeggiata nella pineta Bozzi ad Ischia passando fuori al "O' Rancio Fellone" dove mi ha raccontato Francesco negli anni '50 l'architetto Sandro Petti ha creato gli spaghetti alla puttanesca! Perchè si chiamano così? ho trovato la spiegazione sulla nascita del piatto data dallo stesso architetto in una intervista: “Quella sera di tanti anni fa, era molto tardi, ai tavoli del locale sedettero un gruppo di amici veramente affamati… io avevo finito tutto, e li avvisai: “Mi dispiace non ho più nulla in cucina, non posso preparavi niente”. Ma loro insistettero e mi esortarono dicendo: “Ma dai Sandro, è tardi ed abbiamo fame, dove vuoi che andiamo… facci una puttanata qualsiasi”. “In cucina avevo solo quattro pummarorelle, due olive, qualche cappero e con quelle preparai il sugo per gli spaghetti.Solo che non potevo certo chiamarli Spaghetti alla Puttanata… non era carino. Così li ho chiamati alla Puttanesca".

I giardini della pineta Bozzi sono belli e anche in inverno la natura è rigogliosa e colorata! uno spettacolo il mare di inverno! il cappellino bordò è della Pepe Jeans.La maglietta in pile è della quechua. La gonna è della Bershka. la borsetta è della H&M. gli stivaletti sono della Onitsuka Tiger e la collanina è della Swarovski.
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