Perché le cinesi hanno sempre un ombrellino aperto anche senza pioggia? c’è da dire che i primi ombrelli erano usati, in oriente, già dal XII secolo a.C, proprio per proteggersi dal sole ed erano concessi solo alla nobiltà. e sono stato usati come parasole nella storia, anche in occidente, fino al ‘900 (mentre per proteggersi dalla pioggia sono entrati in uso solo a partire dal ‘500).
sicuramente la voglia di non macchiare la pelle e di mantenerla chiara ha una sua componente, ma dopo aver visitato un parco cinese in estate vi garantisco che non penserete più che sia un accessorio di mera vanità!
si perché i parchi cinesi chiudono alle 17.00\18.00, quindi o vanno visitati all’alba (e noi tra sveglia, colazione e spostamenti e sveglia non ci siamo mai riuscite) oppure procuratevi un ombrellino! perché il sole picchia! e solo chi ci è già stato può sapere quanto!! infatti la prima tappa, inspirati dai bambini cinesi, è stato un bel gelato alla pannocchia! buono
il parco è circondato da mura e presenta più di una porta. la cosa che salta subito all’occhio è come, anche se siamo circondati dalla natura, la mano dell’uomo, attraverso linee rette e maestose costruzioni geometriche ne ha cancellato tutte le imperfezioni e irregolarità, imbrigliandola in un armonia di ordine e simmetria.
Nel parco vi sono più di 4000 cipressi antichi (alcuni di circa 800 anni) che puntano verso il cielo di Běijīng .
al tempio del cielo potevano accedere solo gli imperatori e la corte, oggi invece persone di tutte le età sfruttano il parco dalle prime ore del giorno per fare sport, giocare a carte o a scacchi, ascoltare la radio, cantare, provare passi di danza e perché no portare a spasso il canarino!
Tutto ciò che ruota attorno al tempio del cielo è stato ideato per creare l'atmosfera ideale alla comunicazione tra uomo e cielo, e riflette il rispetto degli antichi verso il divino.
Gli imperatori delle varie dinastie, i "figli del cielo", comunicavano con l’alto, tramite un rito solenne, la propria salita al trono in modo da avere il favore divino dimostrando così il loro intimo contatto con il macrocosmo che gli consentiva di governare legittimamente . Invocavano inoltre tramite sacrifici, la protezione delle divinità celesti per avere un clima favorevole e raccolti abbondanti .
I sacrifici al cielo comprendevano le cerimonie del solstizio d'inverno in onore del cielo, quelle del primo mese lunare per il buon raccolto e quelle del solstizio d'estate per le piogge.
L’immagine simbolo del tempio del cielo è il padiglione della preghiera per il buon raccolto (the Hall of Prayer for Good Harvest – Qinian dian )
una struttura a pianta circolare, con un tetto ad ombrello costituito da tre livelli di tegole violaceo-blu, eretta su una terrazza circolare di marmo a tre piani. Qui l'imperatore, interlocutore del cielo, pregava per il buon raccolto estivo, Salendo verso il tempio si sperimenta un singolare fenomeno acustico: se si battono le mani sul primo piano della terrazza ritorna un’eco, se si battono le mani sul secondo piano ritorna un’eco doppia, e sul terzo piano un’eco tripla.
la struttura è stata costruita rispettando una numerologia particolare correlata all’agricoltura. meraviglia dell’architettura tradizionale cinese, il tempio del cielo, è retto interamente da 28 colonne: quattro disposte al centro simboleggiano le quattro stagioni, attorno due cerchi concentrici di 12 colonne ciascuno rappresentano le 12 doppie ore del giorno e i 12 mesi dell'anno, per un totale di 24 colonne, simbolo dei 24 periodi del calendario lunare.
era al centro di questa stanza, in piedi su una speciale lastra di marmo, che in completa solitudine ‘’il figlio del cielo’’ pregava durante la cerimonia sacra.
A sud-est del tempio per il buon raccolto vi sono le "pietre delle sette stelle". Si dice che siano cadute dal cielo, cioè che siano meteoriti,su questo punto non sono mai stati condotti degli studi. il loro scopo era quello di sostituire il monte taishan: gli antichi cinesi si recavano sulla vetta di questo monte affinché l’imperatore potesse tenere sacrifici Fengshan (sia al cielo che alla terra). visto che il viaggio per salire al monte era costoso e lungo decisero di costruire questo luogo posando qui Le Pietre delle Sette Stelle che rappresentano proprio le sette vette del massiccio del Taishan. L'ottava pietra fu posta all'inizio della dinastia Qing, che essendo di origine mongola e non cinese, voleva dimostrare di essere parte integrante della Cina.
passo dopo passo siamo entrate nella echo wall, un muro circolare, ricoperto di tegole blu, che grazie alla sua perfetta concavità e alla superficie liscia, facilita la riflessione delle onde sonore, rendendo possibile diffonde lungo l'intera parete qualsiasi bisbiglio,
‘’ nell’antichità si associava questo fenomeno all’idea di una comunicazione tra divino e umano. Oggi i turisti gridano tanto che, in realtà, sarebbe possibile sentirsi con o senza l’aiuto del muro ’’
the echo wall costituisce le mura di cinta della Volta Imperiale del cielo (the Imperial Vault of Heaven – Huang qiong yu) un edificio circolare sormontato da un tetto ad ombrello di tegole blu sulla cui guglia posta una sfera dorata. la volta sorge su una terrazza di marmo ad un solo piano.
All’interno della volta venivano custodite le tavolette votive del Sole, della Luna e delle altre entità celesti che servivano per le cerimonie rituali sull’altare circolare del Cielo e le tavolette degli antenati dell'Imperatore,
Proseguendo a sud del Muro dell'eco abbiamo raggiunto l’altare circolare (Circular Mound Altar - Huan qiutan) che costituiva il luogo principale dei sacrifici imperiali al cielo, che si tenevano prima dell'alba del solstizio d’inverno di ogni anno.
all’altare circolare si accede attraverso 4 tripli portici di marmo bianco disposti nelle quattro direzioni cardinali, per rendere più magica l’atmosfera dei portali, che indicavano l’ingresso nel mondo celeste, le colonne presentano disegni di nuvole nella parte superiore. Anche i nomi delle quattro porte d’accesso sono speciali Chengzhen a nord, Taiyuan a est, Guangli a ovest e Zhaoheng a sud (crescita, abbondanza, corrispondenza ed equilibrio)
Visto dall'alto l’altare è stato costruito (come l’intero complesso monumentario) rispettando l’antica teoria cosmologica del 'Tianyuan Difang’ secondo la quale 'Il cielo è rotondo, la Terra è quadrata'; la sua geometria inoltre ruota attorno al numero imperiale nove.
su una superficie quadrata (la terra) poggiano l’una sull’altra , tre piattaforme circolari dal diametro decrescente (il cielo). la superficie quadrata esternamente è recintata da un muro rosso con tetto blu. al suo interno un altro muro, ma di forma circolare, circonda le terrazze. tra le due recinzioni sono posti bracieri di ceramica verde, dove venivano bruciati gli animali, le giade e le sete offerti in sacrificio dall’imperatore al cielo.
ciascuna delle terrazze è cinta da una balaustra in marmo bianco, sostenuta da pilastri in numero multiplo di 9 (360 pilastri uno per ogni giorno dell’anno)
al centro del pavimento della terrazza superiore vi è una lastra circolare, di 9 metri di diametro, circondata da 9 anelli concentrici anch’essi formati da lastre di pietre in numero multiplo di 9, la stessa simmetria del numero 9 si trova nelle altre terrazze. i suoni generati nel centro dell’altare creano un’eco e si amplificano diffondendosi nelle terrazze.
xoxo P.
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